Lorenzo De Cicco La crisi dell'immondizia mette d'accordo quasi tutti, dagli

Lorenzo De Cicco La crisi dell'immondizia mette d'accordo quasi tutti, dagli
Lorenzo De Cicco
La crisi dell'immondizia mette d'accordo quasi tutti, dagli ultrà grillini ai fan di Calenda. È la grande emergenza da affrontare per la nuova amministrazione comunale di Roma, di qualunque segno sia. Il 76% dei romani intervistati dall'istituto Swg per il sondaggio del Messaggero, è convinto che la gestione dei rifiuti sia di gran lunga il problema principale della Capitale e lo mette in cima alla lista delle priorità per la nuova giunta. Per quasi metà degli elettori (47%) è urgente intervenire sui trasporti, altro grande tarlo di questi anni tra bus flambé, stazioni della metro con le scale mobili sfasciate, l'assenteismo record dell'Atac. Il 38% lamenta problemi di decoro urbano; al quarto posto ecco un'altra piaga storica dell'Urbe, le buche: per il 29% degli intervistati tocca risolvere l'«emergenza strade». L'elenco delle «priorità da affrontare» continua con i problemi delle periferie (16%), il degrado del verde pubblico (13%), il rilancio dell'immagine di Roma (11%), la criminalità comune (9%), il rilancio dell'economia (8%), i campi rom (sempre 8%), la capacità della Capitale di attrarre i grandi eventi e gli investimenti internazionali (5%).

POCHI IMPIANTI

Se su alcuni temi le priorità sembrano variabili a seconda del bacino elettorale da cui si pesca (per esempio l'emergenza buche dovrebbe avere la precedenza solo per un quarto dei simpatizzanti di Raggi, mentre è indicata dal 37% dei supporter di Michetti), sulla crisi della spazzatura la percezione è a senso unico. Per farla corta, è un problema per tutti. La mette al primo posto tra le priorità il 72% degli elettori della sindaca, il 77% di quelli di Michetti, il 76% dei fan di Gualtieri, l'82% di chi pensa di votare Calenda. Anche per il 75% degli indecisi è il grande tema da risolvere e questo può avere un peso nel rush finale della campagna elettorale, dato che il rischio di una nuova crisi è alle porte, con la riapertura di scuole e uffici, e il sistema di smaltimento è costantemente a secco di impianti.
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