Il virus ferma anche l'Eurovision: festival annullato dopo 64 edizioni

Il virus ferma anche l'Eurovision: festival annullato dopo 64 edizioni
ROMA - Anche l'Eurovision Song Contest cede davanti all'emergenza coronavirus. «È con profondo dispiacere che dobbiamo annunciare la cancellazione dell'Eurovision 2020», si legge sul sito ufficiale della manifestazione che quest'anno si sarebbe tenuta a Rotterdam dal 12 al 16 maggio. Per l'Italia era in gara Diodato (nella foto) con Fai Rumore, vincitore dell'ultimo Festival di Sanremo.

«Nelle settimane passate abbiamo esplorato molte opzioni alternative per permettere all'Eurovision Song Contest di andare avanti - sottolinea ancora l'organizzazione - Purtroppo l'incertezza legata alla diffusione del Covid-19 in Europa - e le restrizioni messe in atto dai governi - ha portato alla difficile dell'EBU (European Broadcasting Union) di non continuare con l'evento così come programmato. La salute di artisti, staff, fan e visitatori, come anche la situazione in Olanda, Europa e nel mondo, è al cuore di questa decisione».
È la prima volta, in 64 edizioni consecutive, che l'Eurovision è costretto a fermarsi. È allo studio l'ipotesi che Rotterdam possa ospitare tra un anno, nel 2021, la manifestazione musicale, che avrebbe visto la partecipazione di 41 nazioni.
Si allunga intanto la lista di artisti che negli ultimi giorni ha ricorso ai social per interagire con i fan auto-isolati in casa o in quarantena: dopo Chris Martin dei Coldplay, sarà la volta di John Legend, Neil Young, Keith Urban e Ben Gibbard. A filmare la performance domestica di Young sarà la moglie Daryl Hannah e il video andrà su tutti i social escluso Facebook, da cui il 74enne musicista canadese sta cercando di prendere le distanze.
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