Un altro femminicidio, il secondo in pochi giorni nel vicentino, l'ennesimo nelle ultime settimane. Una ragazza di 21 anni, Alessandra Zorzin, sposata e con una bambina di due anni, è stata uccisa ieri a Valdimolino, frazione di Montecchio Maggiore, in provincia di Vicenza: freddata con un solo colpo di pistola al volto, sparato da vicino, senza possibilità di scampo. Il killer è un uomo di 40 anni che avrebbe spesso frequentato l'abitazione di Alessandra: i vicini di casa hanno raccontato di averlo visto arrivare e di aver sentito le urla di un litigio e un rumore sordo definito «inquietante». Poi la fuga a bordo della sua Lancia Y nera. E in serata il ritrovamento del cadavere dell'uomo: si è suicidato con la stessa arma usata per uccidere Alessandra.
Tutto è avvenuto intorno alle 11 del mattino: la vittima era sola, il marito era a casa dei genitori, la bimba al nido. Dopo le urla e i rumori, i vicini provano a suonare il campanello, ma Alessandra non risponde: a quel punto chiamano il marito, che rientra a casa e la trova senza vita nel letto della sua stanza, con il volto devastato da un unico e fatale colpo di pistola. Del presunto killer in fuga, i carabinieri sanno che porta l'arma per lavoro, è una guardia giurata che abita nel padovano: l'ipotesi è che dietro l'omicidio ci sia un movente passionale. «Gli abitanti di Valdimolino sono sconvolti. Si tratta di una comunità molto tranquilla e nessuno sa spiegare questo terribile gesto ancora una volta, purtroppo, ai danni di una giovane donna e giovane mamma», ha commentato il sindaco di Montecchio Gianfranco Trapula. L'omicidio segue di pochi giorni quello di RIta Amenze, uccisa a Noventa Vicentina dal marito Pierangelo Pellizzari: freddata a colpi di pistola nel parcheggio dell'azienda in cui lavorava. Sono sette le donne uccise negli ultimi 10 giorni, 83 dall'inizio del 2021 di cui la metà circa uccise dal partner o dall'ex, secondo l'ultimo report del Viminale. Un fenomeno che si conferma ogni giorno sempre più un'emergenza sociale.
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