Domenico Zurlo Con il numero di morti che ha superato quota 360mila in un anno,

Domenico Zurlo Con il numero di morti che ha superato quota 360mila in un anno,
Domenico Zurlo
Con il numero di morti che ha superato quota 360mila in un anno, il Brasile è senza dubbio uno dei Paesi che ha affrontato peggio la pandemia nel mondo. E nonostante sia stato dimostrato come il Covid uccida in maggioranza adulti e anziani e solo raramente i più giovani, il bilancio delle vittime tra i bambini è terrificante: ben 852 morti avevano meno di 9 anni, e 518 di loro non avevano neanche un anno di età.

Le cifre vengono dal Ministero della Salute, ma secondo una ricerca dell'epidemiologa Fatima Marinho dell'Università di San Paolo i casi di morte per sindrome respiratoria acuta si sono decuplicati e il Covid potrebbe invece aver ucciso 2.060 bambini sotto i 9 anni, inclusi 1.302 neonati, più del doppio dei dati ufficiali. Una strage dovuta spesso a diagnosi troppo tardive nei più piccoli: «Abbiamo seri problemi a rintracciare i casi, non abbiamo abbastanza test per la popolazione. I più vulnerabili - secondo l'esperta - sono i bambini di colore e quelli provenienti da famiglie molto povere».
La situazione è drammatica negli ospedali, da dove arrivano testimonianze di operatori sanitari che denunciano che per mancanza di sedativi hanno dovuto intubare pazienti Covid senza anestesia. «Sono svegli, senza sedativi, intubati, con le mani legate al letto e ci implorano di non farli morire», le parole di un'infermiera. «Assistiamo disperati, piangendo, perchè non possiamo fare nulla. Non abbiamo siringhe, non abbiamo nemmeno gli aghi».

Uno scenario tragico nel Brasile guidato da Jair Bolsonaro, che mercoledì ha definito il Paese «una polveriera» pronta a esplodere a causa dei problemi sociali generati dalla pandemia. Secondo un esperto in Salute pubblica, Gonzalo Vecina Neto, Bolsonaro aveva pianificato l'immunità di gregge della popolazione, esponendosi al rischio di provocare la morte di circa «un milione di persone, una cosa inammissibile». E una dura condanna alla gestione del governo arriva anche da Medici Senza Frontiere: «Le autorità brasiliane devono ripristinare la fiducia nella scienza, promuovendo misure basate sulle evidenze - ha detto la direttrice generale Meinie Nicolai - Agire ora può ancora salvare vite».
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