Diecimila partecipanti, è classica

Diecimila partecipanti, è classica
Daniele Petroselli
Venti anni di corsa ricordando Miguel Benancio Sanchez, il maratoneta-poeta argentino scomparso 42 anni fa sotto la dittatura militare.

Domenica torna la Corsa di Miguel per l'edizione numero 21 ed è pronta per nuovi e importanti traguardi. A partire da quello dei 10mila partecipanti, segno che la classica del podismo romano si candida sempre più ad essere uno degli appuntamenti chiave del calendario non solo cittadino ma nazionale.
Formula che funziona non si cambia: 10 km competitiva e non, oltre alla Strantirazzismo, la passeggiata di 3 chilometri dedicata quest'anno alla memoria dello storico antirazzista Mauro Valeri, che partirà alle 10.45 dal Ponte della Musica e arriverà all'Olimpico subito dopo la gara principale. Il via della 10 km davanti alla Farnesina alle 9.30, con un percorso invariato da diversi anni: dopo Ponte Milvio, via sul Lungotevere Flaminio, per poi svoltare a Ponte Risorgimento e ritornare verso il Foro Italico, con la scenografica quanto emozionante chiusura sulla pista d'atletica dello stadio Olimpico. Tra i protagonisti attesi e uomo simbolo di questa edizione Mario Atzori, torinese, malato di SLA, che arriverà con un gruppo di amici che lo trasporteranno sulla joelette, carrozzella hi-tech.
Insieme a lui altri in carrozzina per una vera e propria Miguel delle joelette, una corsa nella gara con 15 cortei che spingeranno i mezzi. Perché la Corsa di Miguel è soprattutto solidarietà e amicizia. Per quanto riguarda la gara vera e propria, c'è grande attesa per Veronica Inglese, la fondista barlettana dell'Esercito che ha scelto proprio l'appuntamento capitolino per tornare a gareggiare dopo l'operazione al piede che l'ha tenuta bloccata praticamente per tutto il 2019. Occhio però anche a Sara Brogiato, campionessa italiana di mezza maratona nel 2017, mentre in campo maschile parte con i favori dei pronostici Francesco Bona, vincitore nel 2011 e altre due volte sul podio della corsa.
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