«Da lì viene la nostra grande cultura occidentale spiega l'artista durante lo showcase per presentare il disco al Blue Note di Milano, la sua città adottiva da molto tempo La Bibbia e la mitologia ci dicono che l'Uomo è stato creato da Dio. Per noi è vitale ricordare la nostra storia. Oggi la civiltà occidentale è in crisi perché sta perdendo la propria memoria».
Quale popstar oserebbe fare discorsi così controcorrente e liberi? Sananda Maitreya traduce tutto questo in parole e musica, in un'opera distribuita per 53 brani e 178 minuti interamente suonati e arrangiati da lui stesso. «La musica che ascolto oggi? Non trovo nulla di coinvolgente, alla fine torno sempre ai Beatles e ai Pink Floyd, o a classici come Jesus Christ Superstar. Da quel musical, col benestare degli autori Tim Rice e Andrew Lloyd Webber, ho tratto l'unica cover dell'album, che canto in duetto con la mia amica Luisa Corna: è I Don't Know How To Love.
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