I giudici hanno accolto le questioni sollevate dalla difesa - i legali Antonella Calcaterra e Ivano Chiesa - sullo stato di salute mentale dell'ex fotografo dei vip, che necessita di proseguire il percorso di cure fuori dal carcere.
L'11 marzo scorso il Tribunale di Sorveglianza di Milano aveva revocato, per una serie di violazioni delle prescrizioni, la detenzione domiciliare che era stata concessa nel dicembre 2019 a Corona per una patologia psichiatrica di cui soffre. Decisione che era stata duramente contestata sia dall'ex agente fotografico, che si era ferito ad un braccio, aveva rotto il vetro di un'ambulanza ed era finito in ospedale in psichiatria per oltre 10 giorni, sia dalla sua difesa. Tra l'altro Corona per giorni, prima in ospedale e poi in carcere, ha portato avanti uno sciopero della fame. Ora i giudici (un altro collegio della Sorveglianza), però, spiegano che il provvedimento di marzo non è adeguatamente motivato e per questo hanno deciso di sospendere lo stop al differimento pena in attesa che sul merito si pronunci la Cassazione.
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