Claudio Fabretti Quest'anno sarà più dura. Per riscaldare la strana

Claudio Fabretti Quest'anno sarà più dura. Per riscaldare la strana
Claudio Fabretti

Quest'anno sarà più dura. Per riscaldare la strana estate del 2020, partita in sordina, con ancora addosso il trauma del lockdown e la paura dei contagi, serviranno tormentoni a prova di bomba. Ma anche se i balli di gruppo in spiaggia purtroppo (o per fortuna) bisognerà evitarli, le hit da ombrellone non mancano. E, come in tutti questi ultimi anni, parlano soprattutto italiano. Con un paio di coppie agguerrite, benché improbabili (Giusy Ferreri-Elettra Lamborghini e Baby K-Chiara Ferragni), i soliti leoni da classifica (Fedez, Boomdabash con Alessandra Amoroso, l'accoppiata Tiziano Ferro-Jovanotti) e un manipolo di giovani stelle lanciatissime (da Elodie a Irama passando per Ghali), pronte a spazzare via definitivamente dalla Top Ten i loro più attempati colleghi.
Ma non tutto è solo e sempre ital-pop. In un'estate arroventata dalle polemiche e dagli scontri per le violenze razziste negli Usa, un pezzo come This Is America di Childish Gambino ha trovato una seconda vita, mentre è ancora freschissima l'eco synth-wave del sorprendente The Weeknd di In Your Eyes. E se Lady Gaga ha dovuto ingaggiare la più giovane Ariana Grande per tornare in cattedra con il suo elettropop danzereccio, altri nomi si stagliano all'orizzonte internazionale. Ad esempio, DaBaby con Rockstar (feat. Roddy Ricch) e How You Like That delle sudcoreane Blackpink, oppure Mamacita dei Black Eyed Peas (feat. Ozuna). Ma se volete cercare ancora più in là, appuntatevi lo strano nome di questo trio texano, Khruangbin: la loro Pelota vale forse più di tutte le altre hit estive messe insieme.
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