Uno studio pubblicato sulla rivista JAMA, al quale ha contribuito anche il prof. Ludovico Abenavoli, dell'Università Magna Graecia di Catanzaro, dimostra che l'attività fisica, e quindi la diminuzione di peso, è associata in maniera statisticamente significativa a miglioramenti nei biomarkers di malattia e agli esami radiologici e istologici. «Interventi che fanno dimagrire migliorano numerosi parametri e quindi dai risultati dello studio, che ha analizzato anche decine di ricerche precedenti, è forse il caso di modificare le linee guida e le raccomandazioni nella terapia», sottolinea l'esperto.(A.Cap.)
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