Sale il pressing sul segretario del Pd Matteo Renzi affinchè accetti un'alleanza con la sinistra alle prossime elezioni. Prova a convincerlo Walter Veltroni, secondo cui le divisioni a sinistra «sono irresponsabili» e aprono «un'autostrada alla destra». «Renzi annunci che vuole concludere lo ius soli e il biotestamento e inviti ad un tavolo Grasso e le altre forze» consiglia l'ex sindaco di Roma che però ne ha anche per Bersani e D'Alema: «Mdp smetta di dire mai con Renzi', è sbagliato, mancano 4 mesi alle elezioni, possibile che non si riesca a convivere in un'area più ristretta dell'Unione?».
Nel ruolo di pontiere prova a cimentarsi anche Giuliano Pisapia che vede nell'intesa Pd-Mdp una condizione necessaria per fermare le destre e il populismo. «Non vogliamo un'altra Sicilia. Qualcuno dice che la mia è una missione impossibile riconosce l'ex sindaco di Milano - ma io ci proverò sino all'ultimo momento». A sinistra però non tutti sono della stessa idea. La presidente della Camera Laura Boldrini, con toni insolitamente duri, sbarra la strada ad ogni alleanza col Pd: «Campo progressista ha cercato un dialogo costruttivo con il Pd, ma davanti all'indisponibilità a cambiare rotta rispetto a certe politiche divisive degli ultimi anni dobbiamo prendere atto che purtroppo non ci sono i presupposti per la coalizione con loro». Oggi i dem si incontreranno in Direzione. Le diverse anime del partito sembrano lontane. L'incontro con Emma Bonino e Benedetto Della Vedova, prima della direzione, mostra che Matteo Renzi sta lavorando a una coalizione ma non guarda agli ex Pd. Al massimo proverà a convincere Pisapia ad essere della partita. Nel centrodestra invece Berlusconi sorride ai sondaggi e insiste nella sua strategia di presentare Forza Italia come «l'unica forza moderata capace di sconfiggere i 5 stelle». E' in quest'ottica che difende anche l'operato di Bankitalia e quello di Mario Draghi: «Coinvolgere il Governatore della Bce è da irresponsabili».
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