«Ci scusiamo con il signor Waris Ahluwalia per la brutta esperienza che ha avuto con la sicurezza», ha detto la società in un comunicato. Era stato lo stesso attore 41enne a denunciare l'accaduto pubblicando sul suo account Instagram una sua foto con la carta d'imbarco e un messaggio: «Questa mattina a Città del Messico mi è stato detto che non avrei potuto imbarcarmi sul mio volo aeromexico per New York a causa del mio turbante».
Il vettore messicano ha sostenuto di aver chiesto a Ahluwalia di rimuovere il turbante, ma lui si è rifiutato, e in un comunicato si è giustificato affermando che è stato obbligato a seguire «le richieste federali in termini di sicurezza determinate dall'amministrazione per la sicurezza dei trasporti degli Stati Uniti per la verifica dei passeggeri».
«Non è qualcosa che avrei fatto in pubblico. È come chiedere a qualcuno di togliersi i vestiti», ha spiegato l'attore al New York Daily News, aggiungendo che le sue motivazioni sono religiose e che la compagnia aerea non ha offerto alternative per passare i controlli. «Questo caso ci spinge ad assicurarci che il personale di sicurezza rafforzi i propri protocolli, sempre nel rispetto dei valori culturali e religiosi dei clienti», ha aggiunto Aeromexico nella sua dichiarazione. Leggi l'articolo completo su
Leggo.it