L'ACCORDO DELL'ONU Il sistema corrente, che è basato sui radar a terra, lascia «scoperto» quasi il 70% della superficie terrestre, secondo quanto rende noto l'Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (Itu) delle Nazioni Unite, che ha promosso a Ginevra la Conferenza mondiale sulle radiocomunicazioni. In base all'intesa, che entrerà in vigore a partire dal 2017, vengono accantonate le radiofrequenze 1087.7-1029.3 MHz. I moderni velivoli che hanno la capacità di inviare autonomamente segnali Ads-B ai radar potranno inviare lo stesso segnale ai satelliti. Leggi l'articolo completo su
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