Sylvia ha mantenuto il drammatico segreto per trent'anni. La donna non ha avuto il coraggio di andare alla polizia finché sua nonna era in vita. "Questa notizia - spiega - l'avrebbe devastata".
Ma quando nel 2012 l'anziana è morta, Sylvia si è fatta forza e ha denunciato il padre-aguzzino. L'uomo lo scorso anno è stato condannato a otto anni di carcere. E proprio durante la condanna il giudice ha dichiarato che Garside si era difeso dicendo di non potersi permettere una prostituta. "Finalmente - racconta la donna - posso vivere serenamente la mia vita senza di lui".
Sylvia ha deciso di raccontare la sua storia per incoraggiare altre vittime di abusi a denunciare, anche nel caso si tratti di parenti. "Sono grata - conclude - ai miei figli e a mio marito per il sostegno che mi hanno dato". Leggi l'articolo completo su
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