La procura di Roma ha chiesto al gip la convalida del fermo di Vincenzo Paduano, l'uomo che ha confessato di aver ucciso l'ex fidanzata Sara Pietrantonio. Il pm Maria Gabriella Fazi sollecita anche l'emissione dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere per omicidio volontario premeditato e stalking. L'udienza di convalida, con interrogatorio di garanzia dell'indagato, dovrebbe tenersi domani o venerdì prossimo.
UNA SETTIMANA DI SILENZIO, POI IL DELITTO Una settimana di silenzio prima del terribile delitto. Sette lunghi giorni in cui Vincenzo Paduano, fermato per l'omicidio di Sara Di Pietrantonio, ha interrotto la scia di messaggi con cui minacciava la sua ex dopo essere stato lasciato definitivamente. È la ricostruzione fatta dagli inquirenti degli ultimi giorni di vita della studentessa di 22 anni trovata semi carbonizzata domenica all'alba all'estrema periferia di Roma. Nell'ultimo periodo avrebbe ricevuto diversi sms intimidatori dal ragazzo con cui, tra alti e bassi, era stata insieme due anni. Non lo aveva confidato a nessuno, ma chi la conosceva bene aveva notato che era silenziosa e turbata. Sara era preoccupata per quelle minacce che sono state il preludio dell'atroce omicidio. La studentessa, secondo gli inquirenti, è stata infatti bruciata viva dal suo ex fidanzato, accecato dalla gelosia.
Rimane da chiarire con esattezza quale sia stata la causa esatta del decesso. A stabilirlo sarà l'autopsia che inizierà domani nell'istituto di medicina legale della Sapienza. E sempre domani ci sarà, in tarda mattinata, l'interrogatorio di garanzia del suo ex che domenica, dopo otto ore di interrogatorio, ha confessato. La procura di Roma ha chiesto al gip la convalida del fermo e al termine degli accertamenti tecnici, dall'autopsia all'analisi del cellulare di Sara, ci sarà con ogni probabilità la richiesta di giudizio immediato. Intanto Vincenzo Paduano, detenuto in una cella singola del carcere Regina Coeli e sorvegliato a vista 24 ore su 24, avrebbe detto di essere «spaventato» della situazione e di temere «ritorsioni».
«È stato un momento.
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