In tutti gli Stati in bilico, secondo Real Clear Politics, la candidata sarebbe in testa ma il momento che sta vivendo il suo avversario è decisamente difficile e la Clinton cerca di sfruttarlo al meglio per guadagnare il consenso di Iowa e Georgia, dove Trump è avanti rispettivamente di 3,7 e 5 punti. Dopo il secondo duello tv, il vantaggio della Clinton - al 46% contro il 37% dell'avversario - sarebbe sceso a 9 punti di vantaggio dagli 11 cui era salito dopo lo scandalo del tycoon.
L'obiettivo ora è raggiungere gli indecisi e per farlo, nell'ambito di un più ampio programma di tagli fiscali, Hillary promette nuovi sgravi studiati per far risparmiare mille dollari l'anno a milioni di famiglie con bimbi. Intanto anche il tycoon su twitter commenta: «I democratici tra loro sono più leali dei repubblicani. Ma ora che mi hanno tolto le manette, posso combattere per l'America a modo mio». E ancora: «I repubblicani sleali sono molto più difficili della corrotta Hillary Clinton. Ti arrivano da tutti i lati. Non sanno vincere, glielo insegnerò io!».
Commentando le dichiarazioni di Paul Ryan, speaker della Camera che ha affermato di non voler più fare campagna per lui, Trump scrive che è un leader «debole e inefficace», accusandolo di slealtà. La spaccatura dei repubblicani è ulteriore punto di forza per i democratici che rispondono compattandosi attorno alla loro candidata. Al Gore sostiene la Clinton in Florida, dove è anche Bill. Barack Obama in Carolina del Nord. Leggi l'articolo completo su
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