Non solo. Dopo aver disfatto le misure che fanno il cuore dell'America di Obama, Trump potrà voler firmare degli ordini esecutivi per cominciare a disegnare la sua America. Per esempio una misura per allentare i controlli prima delle vendita di armi o per ordinare al dipartimento del Commercio di avviare azioni contro la Cina. Secondo il Washington Post, Trump nel primo giorno potrebbe anche fare un altro gesto fortemente simbolico: nominare un procuratore speciale per mettere sotto inchiesta Hillary Clinton. Ma questo, concorda il Post, sarebbe politicamente rischioso, soprattutto se Trump intende continuare il percorso di pacifica transizione che ha avviato con l'incontro alla Casa Bianca con Obama. In effetti Trump il programma dei suoi primi 100 giorni di governo lo ha presentato a Gettysburgh sotto il titolo di «contratto con gli elettori americani», quando erano in pochi a credere che potesse mai diventare realtà. Il contratto, che evoca nel nome il «Contratto con l'America» di Newt Gingrich, si concentra su tre principali assi d'azione, primo tra i quali «restaurare l'onesta, la responsabilità e il cambiamento a Washington», in linea con il messaggio fortemente anti-establishment che è stata la chiave di successo del miliardario.
Sei le misure immediate, tra le quali spicca la «proposta di un emendamento costituzionale per imporre un limite di mandato a tutti i membri del Congresso». Cosa che naturalmente ha fatto già storcere il naso alla leadership del Gop al Congresso. Poi, stop ad assunzioni di dipendenti federali ed una misura di deregulation che prevede per ogni nuova regolamentazione federale approvata se ne devono eliminare due. Per finire, guerra totale ai rapporti troppo stretti tra lobbisti e politica, imponendo, per esempio, ad ex funzionari pubblici e congressisti di aspettare 5 anni prima di lavorare per una società di lobby.Con il secondo punto si promette di «proteggere i posti di lavoro americani», con l'annuncio, già nel primo giorno del mandato, della decisione di «rinegoziare o ritirarsi dal Nafta e dal Tpp» gli accordi commerciali contro cui Trump ha incanalato la rabbia della classe operaia impoverita americana che 'ha votato facendogli vincere gli stati, cruciali, della Belt Rust. Poi ancora il fucile puntato contro l'America, ambientalista e leader nella lotta ai cambiamenti climatici, di Obama: via il «veto Obama-Clinton» a progetti per le infrastrutture, a partire dall'oleodotto Keystone; «cancellare miliardi di pagamenti a programmi dell'Onu sul clima ed usarli per migliorare le infrastrutture in America».
E poi, ancora, eliminare limitazioni allo sfruttamento di giacimenti di petrolio e shale oil, gas e carbone per la «produzione di 50 miliardi di riserve energetiche che creano posti di lavoro». Infine il punto che Trump definisce 'la restaurazione della sicurezza e dell'ordine costituzionale« che prevede quindi la cancellazione di tutti »gli ordini esecutivi incostituzionali« di Obama. Ed i punti più controversi, e preoccupanti, della sua campagna, a cominciare dalla promessa di »iniziare a rimuovere dal Paese gli oltre due milioni di immigrati illegali criminali - si legge esattamente nel suo contratto - e cancellare i visti ai Paesi stranieri che non se li riprendono«. L'ultimo punto prevede »la sospensione dell'immigrazione dalle regioni in cui è diffuso il terrorismo«, il famoso divieto d'ingresso ai provenienti dai paesi islamici, che è stato però depurato del termine che aveva infuriare mezzo mondo.
Nel contratto, Trump inserire anche le 10 misure che chiederà al Congresso nei suoi primi 100 giorni, a partire da un taglio delle tasse teso a far «crescere l'economia del 4% in 25 anni e creare 25 milioni di posti di lavoro».
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