Tangenti all'Agenzia delle Entrate, chiesto il rinvio a giudizio per due funzionari

Tangenti all'Agenzia delle Entrate, chiesto il rinvio a giudizio per due funzionari
Pretendevano mazzette per evitare multe e sanzioni ma vengono scoperti e i due dipendenti dell'Agenzia delle Entrate rischiano di finire sotto processo. Nei loro confronti, è stato chiesto il rinvio a giudizio perché, secondo la Procura di Roma, avrebbero “abusato delle loro qualità e funzioni ad esse connesse, attraverso la prospettazione di sanzioni di significativo peso economico” per presunte irregolarità sanabili dietro compenso. Ad occuparsi delle indagini, avviate a seguito della denuncia di alcuni imprenditori finiti nelle loro grinfie, il pubblico ministero Paolo Ielo.






Due gli episodi contestati, aventi identico modus operandi, in cui la coppia è riuscita a farsi consegnare 5mila euro complessivi. In uno dei due casi, del 9 novembre del 2011, il proprietario dell'azienda era stato avvicinato da un uomo e una donna, intenzionati ad effettuare una verifica fiscale. I due funzionari dell'Agenzia delle Entrate, senza esibire alcun tesserino, avrebbero iniziato a “chiedere i documenti di tutte le persone presenti” per identificarle.



Fra queste c'era anche un uomo, di nazionalità rumena, in prova in azienda e in attesa di regolare assunzione, cosa effettivamente avvenuta il 10 dicembre dello stesso anno. Ma per il funzionario infedele quell'uomo era un lavoratore irregolare, così dando in escandescenze avrebbe iniziato ad urlare “vi arresto tutti!”.



Il proprietario dell'azienda era terrorizzato e in balia dei 2 dipendenti dell'Agenzia delle Entrate che lo incalzavano prospettandogli una multa da diverse migliaia di euro. Poi, come riporta la querela, avrebbero proposto un accordo all'imprenditore: “Ci dai 1500 euro e annulliamo il verbale”.



Ma la funzionaria redarguiva il collega “sono pochi” e quest'ultimo, annuendo, specificava “1500 per uno”. Il proprietario d'azienda, per evitare la salata multa, concordava la consegna dei 3mila euro come poi effettivamente avveniva il 21 novembre dello stesso anno, proprio negli uffici dell'Agenzia delle Entrate di via di Torre Spaccata. Leggi l'articolo completo su
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