Per curare il suo bambino, infatti, affetto da una prolungata e fastidiosa bronchite, ha deciso di fare di necessità virtù utilizzando «Whatsapp» e registrando, così, il respiro di suo figlio. Alla specialista è stato sufficiente «auscultare» il piccolo paziente per individuare il problema e indicare la cura. Sull'isola c'è infatti c'è la guardia medica ma non l'assistenza pediatrica.
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