Un’indagine della società di consulenza Willis Towers Watson ha analizzato la media della retribuzione annuale lorda delle prime 20 economie europee e ha messo l’Italia in fondo alla classifica (14° posto). E il risultato è ancora peggiore (17°) se si considera il potere di acquisto: l’alto livello di tassazione in Italia e l’alto costo della vita fanno sì che il potere d’acquisto di uno stipendio italiano sia notevolmente inferiore a quello della maggior parte dei Paesi europei compresi Paesi Bassi, Irlanda, Francia, Austria, e tutti i paesi scandinavi. Ma già l’Eurostat, a fine anno, aveva evidenziato che la paga media oraria del Belpaese si ferma a 12,5 euro (sotto la media europea di 13,2) con un potere d’acquisto pari a 12,3 euro. Peggio dell’Italia solo Spagna (9,8) e Portogallo (5,1) che però si possono consolare con un potere d’acquisto superiore.
Se la passano un po’ meglio i pensionati. A luglio, come ha confermato l’Inps, gli ultrasessantaquattrenni con redditi tra 1,5 e due volte il trattamento minimo potranno ricevere la quattordicesima. Il limite di reddito complessivo individuale annuo per ricevere l’assegno è di 13.049,14 euro. Non conta il reddito del coniuge né i beni che dovesse avere il pensionato se non danno reddito. L’assegno, che verrà erogato a circa 3,4 milioni di pensionati, potrà arrivare fino a 655 euro.
Il governo intanto continua a cercare le risorse necessarie a finanziare la manovra correttiva richiesta dalla Ue. Il premier Gentiloni assicura che non sarà una «manovra depressiva» e che l’obiettivo rimane quello del «sostegno alla crescita». Tra le misure in programma anche i fondi per le zone terremotate. L’esecutivo intende stanziare più di 1 miliardo per i prossimi tre anni. Leggi l'articolo completo su
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