Sulla vicenda, resa nota poco fa dalla Squadra mobile della Questura di Vicenza, esiste il massimo riserbo da parte degli inquirenti, proprio per tutelare la figlioletta e la madre. A fare scattare l'allarme è stata proprio quest'ultima che ha notato all'improvviso da parte della bambina atteggiamenti di paura, incubi notturni, mancato appetito e il disagio di restare con il papà. A quel punto la signora, circa un mese fa, si è rivolta alla Polizia che ha subito fatto scattare le indagini, in accordo con la Procura di Vicenza.
Tali violenze sarebbero emerse anche nei racconti che la stessa bambina ha fatto a professionisti esperti, tra cui gli psicologi infantili. All'impiegato, che al momento vive in un altro paese ma continua nella sua professione, sono stati sequestrati i computer di casa e quello che usava al lavoro, oltre allo smartphone per trovare eventuale materiale pedopornografico.
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