MESTRE - «Ho sbagliato, ma escludo di avergli rovinato la vita. Se così fosse, dovrà dimostrarlo nelle sedi opportune».
Selvaggia Lucarelli è lapidaria e diretta, come è il suo stile, sul caso del mestrino
coinvolto, suo malgrado, nella vicenda del carabiniere-rapinatore che ha ucciso un commerciante a Napoli. «Avevo un caso di omonimia e anche la città era la stessa. Mestre inoltre non è Roma quindi
davvero pensavo fosse lui il carabiniere - continua Lucarelli - certo ho fatto un errore, ma mi è stato subito segnalato e dopo nemmeno mezz’ora ho rimosso il messaggio».
La vicenda riguarda
la pubblicazione sul blog di Selvaggia Lucarelli del profilo Fb di "Jacopo Laltissimo Nichetto" come se fosse quello del carabiniere-bandito. In realtà si trattava di un ignaro mestrino, un 35enne con famiglia, che per questa vicenda
ha ricevuto minacce ed ora per timore vive fuori casa.
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