"Sei in ritardo", Ryanair nega a un bambino in attesa del trapianto di fegato di salire sul volo

"Sei in ritardo", Ryanair nega a un bambino in attesa del trapianto di fegato di salire sul volo
Anni di attesa e di cure e di speranze: poi finalmente la chiamata. A Madrid sarebbe stato finalmente possibile effettuare il trapianto di fegato che avrebbe garantito di vivere al bambino di 8 anni. Ma all'aeroporto non è stato possibile salire sull'areo prenotato e quell'organo disponibile è stato reinserito nella lista a disposizione di altri pazienti.


Proteste e polemiche alle isole Canarie: coinvolte nel caso la famiglia del bambino e la compagnia aerea low-cost Ryanair:



Il personale di terra dell’aeroporto di Gran Canaria ha impedito a padre, madre e figlioletto di salire sul volo che dall’arcipelago spagnolo li avrebbe portati a Madrid, dove il piccolo avrebbe dovuto subire un trapianto presso l’ospedale La Paz.



Motivo del rifiuto, l’orario a cui i tre si sono presentati al gate, troppo vicino alla partenza e, comunque, oltre i venti minuti precedenti il decollo, che di solito vengono consentiti. Alla fine i tre passeggeri hanno preso un volo Air Europa, partito 70 minuti dopo quello su cui non erano riusciti a salire. Al momento non si conoscono le condizioni di salute del bambino, ritenuto in grado di affrontare il volo, mentre il personale dell’ospedale madrileno, ha comunicato che a causa di questa situazione la disponibilità di quell'organo per il bambino rischiava di essere rivista in virtù delle esigenze di altri pazienti in lista d'attesa. Immaginabile lo stato d'animo della famiglia del bambino.



LA REPLICA DELLA COMPAGNIA

Da parte della compagnia, un portavoce fa sapere: «Abbiamo esaminato la situazione che si è verificata ma putroppo non eravamo in grado di far salire i signori sul nostro volo, essendo troppo vicini all’orario di partenza. Abbiamo offerto tutta la nostra assistenza alla famiglia». Tuttavia, non è chiaro a che ora, precisamente, i tre si siano presentati all’imbarco e se abbiano acquistato i biglietti prima di sapere che non avrebbero potuto prendere l’aereo.

Non è la prima volta che episodi del genere coinvolgono la compagnia irlandese, guidata dal combattivo amministratore delegato Michael O’Leary. Lo scorso mese, ad esempio, Ryanair ha dovuto chiedere scusa per aver definito in un annuncio la città di Palermo come “dominata per molti anni dalla mafia e dalla povertà”. La compagnia ha rimosso la gaffe, dicendo che terzi avevano inserito quel contenuto offensivo e che, «ovviamente», l’espressione non rifletteva la visione di Ryanair.


Quest'ultimo disguido, tra l’altro, è stato reso noto a due giorni dall’annuncio sulle nuove rotte che collegheranno alcuni scali d’Europa a New York. Leggi l'articolo completo su
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