«Si prega il presidente Fontanini di prendere contatto con l’amministrazione di Majano per organizzare il tutto nella sala consiliare - si legge nella missiva -; gli orari saranno da concordare con gli impegni dei rom sottoscrittori. E comunque anche noi Rom, come tutto il resto del popolo, abbiamo necessità di un lavoro onesto. Essendo eccellenti conoscitori del territorio in cui viviamo, spesso più dei politici, se metterete a disposizione le “auto blu”, ci piacerebbe svolgere un servizio di vigilanza per difendere la tranquillità dei cittadini. Rispetto alla “concorrenza” il valore aggiunto che offriamo grazie alla nostra “storica” esperienza, è quello di segnalare alle aziende e alle famiglie che aderiranno alla nostra proposta, tutte le criticità dei sistemi antifurto, antitaccheggio e antintrusione, sia attivi che passivi. E spiegare a tutti, gratuitamente, come porvi definitivamente rimedio. Il nome della società? “Società a difendere”. Sintipol. Se possibile nella forma della Soc. Coop. Arl. È gradito il patrocinio della provincia di Udine». Aggiungono, in coda, i firmatari: «Qualora la proposta non dovesse essere accolta in tempi abbastanza “veloci”, organizzeremo un festoso sit-in davanti al palazzo della Provincia, che chiameremo sit-Sinti, evento che sarà condiviso con la nascente “Lega Rom”. Il nostro simbolo è il cornetto rosso».
Da cosa nasce la proposta
La proposta arriva dopo l’annuncio dello stanziamento di 40mila euro, correlati alla legge regionale 11/88 per la tutela della cultura rom da parte della Provincia di Udone. «Essendo questa una delle funzioni che viene attribuita alla Provincia dalla legge 26/2014, una vera e propria provocazione in quanto ci viene tolta la tutela delle lingue minoritarie e assegnata questa, - spiega il presidente Fontanini - ecco che abbiamo deciso di allocare 40mila euro per aiutare queste persone a essere più responsabili nella società. Istituiremo dei corsi per apprendere la legalità. Le statistiche dicono che molti appartenenti a questa cultura sono protagonisti di reati contro il patrimonio. Intendiamo quindi aiutare i componenti della grande famiglia dei rom affinché entrino nella società in maniera più responsabile». Leggi l'articolo completo su
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