Nell'indagine, coordinata dalla Procura (sezione fasce deboli) e condotta dai Carabinieri del Nucleo investigativo provinciale, sono contestati ripetuti e reiterati comportamenti vessatori, avvenuti nel precedente anno scolastico.
L'inchiesta è iniziata per la denuncia di una madre, preoccupata dal cambiamento d'umore della figlia e da alcuni lividi trovati sulle braccia della piccola. In breve, grazie a riscontri testimoniali e soprattutto grazie alle immagini acquisite attraverso le intercettazioni audio-video, sono state accertate violenze fisiche e verbali. Le misure interdittive sono state disposte per evitare che gli alunni continuassero a frequentare la scuola con le maestre indagate in attività. Leggi l'articolo completo su
Leggo.it