Per questo motivo, non si può dimostrare che sono stati interrotti i termini per la prescrizione e il pinzanese ormai non più giovane non sarà costretto a restituire la somma (alcune decine di migliaia di euro). Una sentenza che ha lasciato stupiti in municipio, nel quale c'era certezza di aver agito nei termini previsti. Letta la motivazione dei giudici del Tar, amministrazione e dipendenti si sono messi alla ricerca della documentazione sparita, con un colpo di scena finale: ieri sono stati ritrovate tutte le pezze giustificative. C'era copia della missiva, della ricevuta della raccomandata firmata dal cittadino e perfino del registro delle spese affrontate dal municipio per l'operazione di spedizione postale. Facile immaginare che il materiale sarà girato ai legali della Regione - il Comune non si era costituito in giudizio - e l'epilogo della vicenda probabilmente si scriverà al Consiglio di Stato. Leggi l'articolo completo su
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