"In quinta elementare - spiega Pietro su la Provincia Pavese - avevamo fatto un progetto insieme ad Amref, che prevedeva lo scambio di disegni con alcune scuole del Kenya. Mi ha colpito molto questa cosa e allora ho deciso di dare i miei soldi ad Amref. Ho già iniziato la raccolta anche per l’anno prossimo".
La notizia ha attirato rapidamente l'attenzione di molte persone: qualcuno ha addirittura avuto il coraggio di polemizzare sul gesto di Pietro. Su Facebook alcuni utenti avrebbero preferito che venissero aiutati "prima gli italiani" e poi gli stranieri. Poi c'è chi lo difende scherzosamente: "Se leggesse questi civilissimi commenti Babbo Natale avrebbe un infarto...".
La mamma di Pietro, mortificata dopo aver letto questi commenti contro suo figlio, è intervenuta sulla vicenda: "Quello che mi piacerebbe far capire è che mio figlio non ha fatto questo per un articolo di giornale ma che lo ha fatto solo perché coinvolto emotivamente dalle vostre iniziative e dalle due splendide volontarie - riferendosi ad Amref. Continua la madre di Pietro -. Base dell'educazione che io e mio marito stiamo dando ai nostri figli è la libertà di pensiero e di espressione". Leggi l'articolo completo su
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