Nei confronti del manager, la procura ipotizza che abbia cooperato per colpa al decesso dei due tecnici italiani omettendo di adottare le misure necessarie per tutelare la loro incolumità fisica durante il trasferimento in Libia. Le perquisizioni in corso mirano ad acquisire documentazione per ricostruire le responsabilità individuali all'interno della società e se siano state adottate idonee misure di sicurezza a tutela dei lavoratori. Salvatore Failla e Fausto Piano furono sequestrati insieme con Filippo Calcagno e Gino Pollicardo nel luglio 2015. Separati successivamente da questi ultimi, rimasero uccisi il 3 marzo scorso durante una sparatoria tra i rapitori e le forze di polizia libiche. Leggi l'articolo completo su
Leggo.it