VENDETTA La pista privilegiata potrebbe essere quella di una vendetta legata al passato non proprio irreprensibile della vittima, che ha diversi precedenti penali. «Aveva il vizio di rubare», hanno spiegato in paese aggiungendo - ed il particolare non è trascurabile - che il vizio era aggravato dal fatto che rubava in paese e portava fuori. Normale che con questi precedenti qualche nemico se lo fosse fatto. Meno attendibile, invece, la pista della rapina finita male. In casa sembrerebbe non mancare nulla e oltretutto non ci sarebbe stato granchè da rubare anche perchè la pensione, più o meno 600 euro, l'avrebbe ritirata soltanto la prossima settimana. A scoprire il cadavere di Casula verso le 9 era stata la sorella Angela, che stamattina è andato a cercarlo e ha trovato la porta aperta. Quando si è affacciata ha visto subito il corpo del fratello disteso per terra in una grossa pozza di sangue che partiva proprio dal capo. Non si è neanche resa conto che fosse morto e ha subito chiamato il 118, poi è corsa in strada e ha chiesto aiuto a una donna che passava. «L'ho accompagnata a casa e ho spinto la porta, quando l'ho visto per terra sopra il suo sangue ho avuto paura e ho richiuso subito la porta», ha raccontato la donna, che a sua volta, cinque anni fa, aveva avuto il fratello ammazzato per futili motivi in un viottolo di campagna. Sulla scena del delitto sono intervenuto gli specialisti del Ris, che hanno dedicato particolare attenzione alla porta d'ingresso sulla quale sono stati rilevati segni di colpi e forse anche di forzatura. Leggi l'articolo completo su
Leggo.it