Nel corso del secondo interrogatorio Foffo, che dopo il terribile omicidio ha raccontato tutto al padre che lo ha portato dai carabinieri, ha aggiunto: «non escludo di avere combinato tutto questo per dare una risposta al rapporto con mio padre, forse come per vendetta nei suoi confronti: unito a tutto il resto forse mi ha portato a fare quello che ho fatto».
«Il momento in cui ho perso il controllo di me stesso credo sia quando tra me e Marco è uscito l'argomento di mio padre», ha continuato Foffo, «Io e Marco abbiamo iniziato a parlare a lungo di mio padre e questa cosa mi ha fatto "venire il veleno", avevo una forte rabbia interiore. Questo è durato fino alle 2.30. Durante i nostri discorsi ricordo che era come se Marco sembrava darmi ragione, i nostri discorsi erano davvero sinceri, lui mi guardava con uno sguardo criminale». Leggi l'articolo completo su
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