«Dobbiamo reagire a questa disperazione», ha detto Obama, ricordando le vittime, la loro missione - «Il lavoro dei poliziotti è diverso da tutti gli altri: da quando indossi la divisa difendi dei diritti, ma sai che in qualunque momento puoi ricevere una chiamata che metterà a rischio la tua vita» - e l'assurdità di quella morte improvvisa, un atto di «odio razzista». «La sofferenza produce perseveranza - ha affermato il presidente Usa - la perseveranza, carattere. Il carattere, speranza». «Quelli di noi che amano Dallas e la considerano casa, hanno 5 vittime nella loro famiglia», ha detto Bush, sottolineando come siano «spirito» e «valori» a unire il paese. «Siamo fratelli e sorelle - ha aggiunto - Non vogliamo l'unione del dolore o della paura. Noi vogliamo l'unità della speranza, dell'affetto, degli alti ideali».
Gli applausi più calorosi, a sorpresa, sono stati quelli per il capo della Polizia di Dallas, David O'Neal Brown, che, in divisa dal 1983, ha portato sul palco l'impegno e il sentimento della protezione. Al centro dei discorsi, il tema del razzismo. «Non siamo divisi come molti pensano - ha ribadito Obama - Lo so perché conosco l'America, perché l'ho vissuto sulla mia pelle». Prima della cerimonia, il presidente Usa ha telefonato alle famiglie degli afroamericani uccisi dalla polizia per fare le sue condoglianze. Leggi l'articolo completo su
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