«Le ragioni della gravissima condizione patologica osservata nel figlio minorenne degli attori sono riconducibili, secondo la motivata e condivisibile valutazione operata dal C.T.U., alla »asfissia intrapartum patita dal ragazzo e sono espressione di «encefalopatia neonatale» - si legge nella sentenza - termine con il quale viene etichettata una «sindrome clinicamente definita della funzione neurologica disturbata nei primissimi giorni di vita del bambino nato a termine, che si manifesta con una difficoltà a cominciare e mantenere la respirazione, con la depressione di tono e riflessi, con livello di coscienza al di sotto della norma, e spesso convulsioni». Leggi l'articolo completo su
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