Era convinto Casaleggio che la democrazia, quella vera, potesse arrivare grazie al web, questa terra sconfinata che apriva praterie alla partecipazione e al potere di vigilanza dei cittadini. Una fiducia incondizionata nella forza della Rete che racconta nel documentario Gaia, in cui immagina il futuro dell’umanità nel prossimo secolo. Un misto fra Orwell e Blade Runner, in cui tutti gli esseri umani vivono e comunicano all’interno di un network digitale. Un mondo dove “uno vale uno”, la frase che si farà slogan del Movimento e che affascinerà militanti e attirerà polemiche. Lui che teorizzava trasparenza è rimasto un personaggio sempre avvolto dal mistero, ma quei pochi che lo hanno conosciuto da vicino lo raccontano umile e modesto.
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