Milano, partono i risarcimenti per i danni provocati dal Seveso. Si teme una nuova piena

Milano, partono i risarcimenti per i danni provocati dal Seveso. Si teme una nuova piena
Dopo la conta dei danni per lo straripamento del Seveso dell'8 luglio (25 milioni di euro), partono oggi le procedure per i contributi ai milanesi di Niguarda e Isola.






Non cessa, però, la paura: infatti, da ieri sera e fino alle 15 di oggi è allarme per possibili piene (anche del Lambro). Lo annuncia l'assessore alla Protezione Civile Marco Granelli, assicurando che «il protocollo è attivato». A far temere il peggio i forti temporali previsti.



Sale la tensione, mentre oggi scatta l'iter per i risarcimenti del disastro di due settimane fa. Sono disponibili i moduli che le famiglie e le imprese devono compilare per permettere di scattare la fotografia più precisa dei danneggiamenti: i documenti devono essere ritirati in via Passerini 5.



L'ufficio sarà aperto da oggi e per tutto il mese di agosto, da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 13. La documentazione potrà essere scaricata anche dal sito www.comune.milano.it, per poi essere spedita via fax allo 02/88.46.25.43, oppure all'indirizzo seveso@ comune.milano.it. Per info 02/884.444.48 (da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 16).



È il primo passo per tornare davvero alla normalità dopo il caos, coi quartieri sott'acqua per otto ore, poi invasi dalla fanghiglia. Le opere di pulizia di cantine e garage non sono ancora completate e il Comune incontrerà i cittadini nell'assemblea pubblica di domani alle 18, all'Auditorium Ca' Granda.



Il coordinatore nazionale della task force «Italia sicura», Erasmo D'Angelis, in trasferta a Milano 10 giorni fa, ha assicurato che «gli interventi per la messa in sicurezza del Seveso saranno inseriti fra le opere strategiche nazionali, perché i soldi ci sono». Le quattro vasche di laminazione, a Senago, Paderno, Varedo, Lentate, da 110 milioni, si faranno e i lavori potrebbero partire nel 2015. E oggi, a Roma, si svolgerà un summit con D'Angelis e i Comuni coinvolti. Leggi l'articolo completo su
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