Migranti, ecco quanto costa partire dall'Africa. "6.500 dollari per l'Italia, altri 1.500 per il Nord"

Migranti, ecco quanto costa partire dall'Africa. "6.500 dollari per l'Italia, altri 1.500 per il Nord"
ROMA - «Dai dati in nostro possesso, sulle coste libiche ci sarebbe circa un milione di migranti pronti a partire per l'Europa».








Agghiaccianti le parole del procuratore aggiunto di Palermo, Maurizio Scalia, che ha parlato dell’inchiesta - condotta dalla Polizia e coordinata dalla Dda di Palermo - sul fermo di 15 extracomunitari accusati di gestire le rotte dei migranti. Due i capi (l’etiope Ermias Ghermay e l'eritreo Medhane Yehdego Redae. Si tratta di un’organizzazione transnazionale che in alcune occasioni “comprava” (da altre bande criminali) gruppi di africani tenuti sotto sequestro e diretti in Italia.



Sulle coste libiche, gli extracomunitari venivano tenuti prigionieri sotto la vigilanza di guardie armate fino all’imbarco. Raggiunta la Sicilia, gli schiavisti mettevano i profughi in contatto col resto della banda che opera in Italia (a Catania, Agrigento, ma anche Milano e Roma) per organizzarne la fuga dai centri di accoglienza - una base è stata scoperta nel Cara di Mineo, nel catanese - e permettere loro, in cambio di altro denaro rispetto a quello pagato per la traversata (5000 dollari per andare dal deserto alle coste africane e 1500 per la traversata in mare) di raggiungere il nord Europa. Importante anche il ruolo di un terzo indagato, Asghedom Ghermay, detto “Amice”, che opera a Catania e tiene i contatti con i trafficanti africani, recupera i soldi e organizza eventuali soggiorni intermedi. Il tutto in cambio di contanti: cifre che vanno dai 250 ai 1000 euro a persona.



Ci sono poi due fratelli a capo di un’altra gang di mercanti di uomini e morte, di cui è stato arrestato solo uno scafista senza gamba: il senegalese Da Mabao, 20 anni, rintracciato in un centro calabrese. Un supertestimone l’ha indicato come il pilota del barcone con 500 migranti che si è ribaltato il 12 aprile scorso provocando la morte di 350 persone, anche donne e bambini, a 80 miglia dalle coste libiche. Leggi l'articolo completo su
Leggo.it