Si dà fuoco per protestare contro la legge australiana: 21enne somala si dà fuoco nel centro rifugiati

La 21enne somala
Nuovo gesto estremo presso il centro di detenzione per richiedenti asilo di Nauru, l'isola del Pacifico dove l'Australia trattiene i migranti che cercano di arrivare nel suo territorio. Dopo il 23enne iraniano che venerdì scorso si è ucciso dandosi fuoco durante la visita di alcuni funzionari delle Nazioni Unite, ieri una 21enne somala si è immolata nello stesso modo per protestate contro le severe leggi australiane. Trasportata in un ospedale di Brisbane, la giovane è in condizioni gravissime con ustioni su tutto il corpo.


Tuttavia, secondo il ministro australiano per l'Immigrazione Peter Dutton i tentativi di suicidio a Nauru e Manus non faranno cambiare la politica del Paese. "Il governo non sarà influenzato dalla pressione pubblica, dalle proteste o dagli atti di autolesionismo", ha detto Dutton, che ha accusato gli attivisti per i diritti dei migranti di incoraggiare "comportamenti che pensano possano far pressioni sul governo per il loro trasferimento in Australia. Questi comportamenti sono aumentati negli ultimi tempi, e come si vede, abbiamo azioni estreme con tragiche conseguenze". Leggi l'articolo completo su
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