Si nasconde in valigia per entrare in Ue, migrante muore asfissiato

Si nasconde in valigia per entrare in Ue, migrante muore asfissiato
Nuova tragedia legata all'immigrazione e a quello che in queste ore è un vero e proprio assalto ai confini continentali e nazionali. Un migrante marocchino di 27 anni ha tentato di entrare in Europa, via Spagna, chiuso in una valigia, che il fratello aveva sistemato nel bagagliaio dell'auto. Il giovane però è morto soffocato poco prima di arrivare sulla costa spagnola. Lo hanno riferito le autorità di Almeria.








Il giovane marocchino è stato rinvenuto morto da suo fratello poco prima che il traghetto attraccasse sulla costa spagnola. Il fratello del giovane, che ha passaporto francese, è stato arrestato. Migliaia di immigrati cercano ogni anno di entrare illegalmente nell'Unione europea attraverso la Spagna. È ancora vivo il ricordo di Abou, il bimbo di otto anni di origini sub-sahariane che ha tentato di superare la dogana di Ceuta in una valigia per entrare in Europa e a cui ora le autorità hanno concesso il permesso di risiedere in Spagna con la sua famiglia. Un'altra storia della disperazione, finita una volta tanto bene.



Assalto alle coste italiane. Sono arrivati al porto di Palermo al molo Puntone a bordo della nave di Medici Senza Frontiere 'Bourbon Argos' i 529 migranti che sono stati salvati davanti alle coste libiche. Nell'imbarcazione ci sono anche cinque salme. Ad accoglierli la task force messa in campo dalla prefettura di Palermo. Ci sono i sanitari dell'Asp di Palermo, i volontari della Croce Rossa, gli uomini del 118, polizia, carabinieri e guardia di finanza e i volontari della Caritas. Sabato scorso la nave Bourbon Argos aveva effettuato due operazioni di salvataggio di 111 e 107 persone. Durante la seconda operazione, il team di Msf ha recuperato cinque corpi senza vita - quattro donne e un uomo - che erano a bordo di un gommone insieme a 107 persone. Altri passeggeri - dice Msf - sulla barca hanno riferito che le cinque persone erano in buona salute quando sono partite dalla Libia e che sono decedute durante le 13 ore trascorse in viaggio prima del soccorso. I corpi sono stati portati a bordo della Buorbon Argos e una prima analisi ha stabilito che la morte è avvenuta per disidratazione.


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