Una sorta di 'santone' che costringeva le donne della sua setta a pratiche sessuali spesso umilianti e sgradite. Per questo reato è stato rinviato a giudizio alla Corte di Assise si Arezzo. Il processo comincerà il 16 gennaio, le accuse sono di riduzione in schiavitù e di violenza sessuale.
I VERBALI Dai verbali pubblicati da La Nazione è emerso che Cioni diceva a ogni donna vittima di abusi che era 'l'eletta destinataria' delle sue speciali attenzioni. Le pratiche, per lo più sesso orale e penetrazioni con le dita, consistevano in riti che Cioni chiamava esorcismi perché dovevano servire a cacciare il demonio e ad accogliere Dio. Se qualcuna di loro diceva di sentire dolore o nausea per questi abusi, Cioni rispondeva che erano ancora possedute dai demoni. Leggi l'articolo completo su
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