La pm Mara De Donà ha disposto varie perizie sul cellulare del giovane: malgrado il tentativo del 19enne di cancellare i dati si è riusciti a recuperare tutto il contenuto appurando che a partire dalle 8.46 del 19 marzo, il giorno dell'omicidio, Savciuc abbia cominciato a effettuare una serie di ricerche inquietanti, secondo il legale della famiglia Bacal. E dall'autopsia emerge: la morte non sarebbe avvenuta nel luogo in cui il cadavere è stato ritrovato 3 giorni dopo, a Formeniga di Vittorio Veneto, visto che ci sarebbero evidenti segni di trascinamento del corpo attraverso le braccia. Il legale: «Ora ci aspettiamo anche che l'indagato racconti finalmente tutta la verità perché ci sono ancora parecchi punti oscuri». Leggi l'articolo completo su
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