DA CARD A LIBRETTO, ARRIVANO NUOVI VOUCHER: Nonostante la tagliola delle ammissibilità, che - per estraneità di materia o per mancanza di coperture - ha ridotto di un terzo la mole delle proposte di modifica, gli emendamenti ancora in vita restano circa 1.700. E quella dei voucher si annuncia già come una delle modifiche su cui governo e Parlamento si concentreranno di più. Al di là dei nomi e delle forme più o meno fantasiose che emergono dagli emendamenti, l'idea, dopo l'abolizione decisa per evitare il referendum indetto dalla Cgil, è quella di introdurre una forma sostitutiva che permetta alle famiglie di pagare rapidamente ma regolarmente colf, baby sitter o insegnanti di ripetizione. Ap chiede quindi di introdurre dei «coupon» per il lavoro 'brevè, la Lega parla di una «card» per il lavoro saltuario, mentre i deputati dem della Commissione Lavoro, tra cui anche il presidente Cesare Damiano, pensano ad un vero e proprio «libretto famiglia» per pagare le prestazioni occasionali per compensi massimi di 5.000 euro l'anno, con retribuzione oraria fissata a 12 euro. Una proposta che, secondo quanto riferiscono fonti di governo, potrebbe essere la base su cui lavorare.
ADDIO CENTESIMI E STRETTA SU BOLLO: Tra le possibili novità, spunta anche una stretta sull'evasione del bollo auto. Non si potrà fare la revisione senza averlo regolarmente pagato e a fare i controlli saranno direttamente le autofficine. Curiosa, ma già oggetto di polemiche, l'idea di alcuni deputati dem guidati da Sergio Boccadutri di abolire le monetine rosse da 1 e 2 centesimi. A contestare la norma è però un altro esponente dello stesso Pd, Giacomo Portas, che teme l'effetto inflazionistico dei conseguenti relativi arrotondamenti.
CAPITOLO FISCO, DA CARTELLE A SPLIT PAYMENT: Nonostante i problemi di copertura, rientrano tra quelle esaminabili i due emendamenti dei democratici per far slittare l'estensione dello split payment al primo gennaio 2018. Al voto anche la proposta di Enrico Zanetti di riaprire i termini per la rottamazione delle cartelle, mentre tra gli emendamenti dell'ex viceministro dell'Economia, non passa quella pro-pensionati stranieri che prevedeva l'introduzione di una flat tax al 10% sugli assegni erogati all'estero.
I BOCCIATI, IVA AGEVOLATA SU PANE E BIBERON: Niente da fare anche per il tentativo di portare al 4% l'Iva sui prodotti per l'infanzia, dai pannolini ai biberon, e sul pane speciale, fatto con specifici ingredienti, su cui l'aliquota non è del tutto certa.
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