«Avevo avvertito gli sposi di non fare tardi», avrebbe affermato il sacerdote prima di farsi il segno della croce e iniziare la messa. «In quel momento ho girato le spalle al prete – racconta Tartuferi – mentre lui proseguiva con la funzione ricevendo la sola attenzione delle sue perpetue, soddisfatte dell’iniziativa del parroco. Ho provato a dire a mia cugina di chiamare i genitori o i testimoni della sposa affinché affrettassero il suo arrivo, in quanto la messa, strano ma vero, era iniziata; mentre mio fratello chiedeva al sacerdote quale matrimonio stava celebrando dal momento che mancava la sposa».
«Avevo avvertito gli sposi di non fare tardi», avrebbe affermato il sacerdote prima di farsi il segno della croce e iniziare la messa. «In quel momento ho girato le spalle al prete – racconta Tartuferi – mentre lui proseguiva con la funzione ricevendo la sola attenzione delle sue perpetue, soddisfatte dell’iniziativa del parroco. Ho provato a dire a mia cugina di chiamare i genitori o i testimoni della sposa affinché affrettassero il suo arrivo, in quanto la messa, strano ma vero, era iniziata; mentre mio fratello chiedeva al sacerdote quale matrimonio stava celebrando dal momento che mancava la sposa».
Attimi concitati, in cui alcuni amici dello sposo hanno addirittura deciso di uscire dalla chiesa per protesta. Non appena il prete ha iniziato l’atto di penitenza, lo sposo ha preso in mano la situazione: «Sono salito sull’altare – racconta Tartuferi – ho preso il microfono dalle mani del sacerdote e ho detto che la sposa aveva avuto dei problemi tecnici e stava arrivando. Inoltre, mi sono scusato con gli ospiti per il breve ritardo». A quel punto, tutti gli invitati hanno manifestato l’appoggio verso il giovane sposo con uno scrosciante applauso e, per Tartuferi, che nel calcio ci è cresciuto «quell’applauso è stato come il fischio finale perchè il prete ha fermato la funzione».
Alle 18.10 è arrivata la sposa. Diversamente da come ogni donna sogna fin da bambina il proprio ingresso in chiesa con l’abito bianco, Barbara ha dovuto percorrere con passo deciso la navata della chiesa, costringendo i fotografi a correrle dietro. «Era difficile – dice lo sposo – sorridere per le foto in quei momenti così assurdi. Per fortuna, la festa è proseguita nel migliore dei modi, con un bellissimo ricevimento con amici e parenti. Alla fine del rito il prete si è scusato con noi, ma è triste sentire la propria moglie che al ritorno a casa ti dice: “Non sono riuscita a vivere l'entrata in chiesa e la messa come desideravo veramente”». Leggi l'articolo completo su
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