Non c’è stato nulla da fare: ha lottato con tutte le forze e nonostante la sua grande voglia di vivere si è dovuto arrendere al male: distrutti gli amici della scuola media Aldo Cappon e del patronato San Pio X, dove Klajdi era solito trascorrere i pomeriggi. Una rete di solidarietà si stava muovendo intorno alla famiglia. I genitori di Klajdi sono da tempo in Italia: il 14enne era un esempio di integrazione, parlava bene l'italiano e frequentava i suoi coetanei, soprattuto all'oratorio. «Un amico con un grande animo gentile» lo descrivono i coetanei con le lacrime agli occhi. I funerali saranno celebrati in Albania. Leggi l'articolo completo su
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