Un giovane di 20 anni è morto sul colpo, un coetaneo, trasportato con elisoccorso agli Spedali Civili di Brescia per un grave politrauma, è deceduto una volta giunto al pronto soccorso. Un 21enne è stato trasportato in codice giallo all'ospedale di Mantova.
I tre ragazzi coinvolti nell'incidente del Mantovano erano amici e abitavano nello stesso paese, Quistello. I morti sono Angelo Rossi, 21 anni, studente universitario e consigliere comunale del Pd (l'anno scorso fu il candidato sindaco dei dem a Quistello) e Matteo Fiaccadori, 21 anni in settembre, musicista professionista subito dopo il diploma di scuola superiore. Ferito in maniera non grave un ventenne originario del Marocco, ora ricoverato in ospedale.
POLITICA E ROCK LE LORO PAASSIONI Sono state abolite tutte le iniziative legate al Primo Maggio a Quistello, poco più di 5mila anime addossate al fiume Secchia nel basso mantovano, dove vivevano Angelo e Matteo, appena 20 anni, morti in un incidente stradale ieri sera nei pressi di Dragoncello, frazione del Comune di Poggio Rusco. Con loro c'era Yassin, 21 anni, ricoverato in prognosi riservata.
I tre amici viaggiavano su una Punto guidata da Angelo Rossi, studente universitario e consigliere comunale del Pd a Quistello, sulla strada verso Ferrara quando, per cause ancora in via di accertamento, l'auto è uscita di strada in prossimità di una curva finendo la sua corsa in un fosso dopo aver colpito un albero. Al momento dell'incidente sulla zona pioveva a dirotto e la strada, tortuosa e piena di curve, era particolarmente sdrucciolevole.
Angelo, 20 anni compiuti a dicembre, studente di filosofia all'università di Ferrara, era alla guida ed è morto sul colpo. Matteo Fiaccadori, 21 anni a settembre, musicista con la passione per la chitarra, che si trovava sul sedile posteriore, è stato trasportato in eliambulanza all'ospedale di Brescia dove è morto poco dopo essere giunto al pronto soccorso. Yessin Rafia, 21 anni, operaio, sedeva accanto al guidatore ed è l'unico ad essersi salvato; ora si trova ricoverato all'ospedale di Mantova ma non è in pericolo di vita.
Tre ragazzi sempre insieme, tutti figli di operai, con interessi diversi ma accomunati da una grande amicizia.
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