Tutto è iniziato il 15 settembre. Dopo aver preso appuntamento telefonico per un'ecografia con screening combinato (un esame più approfondito rispetto alla normale ecografia, probabilmente gratuita nel caso specifico), i due futuri genitori si sono recati nel reparto di ginecologia del nosocomio di via dei Colli per effettuare quanto prenotato. Tutto è filato liscio, fino a quando non è arrivato il momento di pagare. Ed ecco la «sorpresa»: nel terminale dell'Asur, la donna in dolce attesa era stata inserita due volte di seguito (sebbene la prestazione fosse unica), un'anomalia che nemmeno l'addetta allo sportello è stata in grado di spiegare.
«Forse è dovuto al numero dei feti, ci disse la signora», racconta la coppia, che immediatamente ha chiesto delucidazioni agli operatori della Ginecologia. Nessuno ha saputo fornire un chiarimento esaustivo, tanto da rendere necessario il coinvolgimento della segreteria interna all'Unità Operativa. Ma la coppia ha dovuto ugualmente pagare. Leggi l'articolo completo su
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