«Avevo appena fatto il check in quando ho sentito un'esplosione, seguita da colpi di arma da fuoco, poi un altro forte scoppio», racconta, spiegando che si è poi nascosta sotto un bancone e c'è rimasta per un bel pò. «Poi ci hanno portati ad una caffetteria nel piano seminterrato, e lì siamo rimasti per oltre un'ora. Altri due turisti sudafricani in transito ad Istanbul, Paul e Susie Roos di Città del Capo, hanno detto che stavano passando dagli arrivi alla zona partenze quando è scattato l'attacco: »Eravamo sulla scala mobile quando abbiamo sentito gli spari. C'era un tizio che correva, era vestito di nero, ed aveva una pistola«, hanno raccontato. Forse uno dei terroristi, ma nessuno è ancora in grado di chiarire l'esatta dinamica dell'assalto dei tre terroristi.
Tra i testimoni anche un italiano: »Qui nessuno ci dice niente, nessuno parla inglese, ho saputo che c'era stato un attentato grazie ai messaggi da casa«, ha detti a SkyTG24 Edoardo Semmola, giornalista del Corriere Fiorentino, bloccato all'aeroporto di Istanbul. »Ho sentito del rumore, non le esplosioni - ha spiegato - La polizia ci ha presi in gruppo e fatti spostare in fila da dove eravamo. Spero che adesso ci facciano evacuare. Qui è un grandissimo caos« Leggi l'articolo completo su
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