«È ironico che utilizzino giochi occidentali», commenta Mufaddal Fakhruddin, del settore Medio Oriente di Ign, una tra le più popolari piattaforme per videogiochi, basata in Usa. Il trailer «chiaramente è rivolto a una audience di giovani» che potrebbero «essere attratti da una violenza facile e senza conseguenze», aggiunge citato da al Arabiya. «Quello che temo, oltre alle terribili conseguenze che questo videogame potrebbe causare, è un'offensiva mediatica per dire ancora una volta che i videogiochi fanno male ai bambini», afferma ancora l'esperto.
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