Il video mira ad attrarre nuovi miliziani pronti a morire per la folle jihad perseguita dallo Stato islamico ed è l'ennesimo spot confezionato con il preciso scopo di "narrare" un Isis eroico e coraggioso, descrivendo la guerra per lo Stato islamico come occasione di riscatto personale e sociale.
Il direttore del Centro per la sicurezza e gli studi di intelligence della Buckingham University, Anthony Glees, ha spiegato al Sunday People che il target di questo genere di filmati sono gli stessi ragazzini ma soprattutto i loro genitori, magari preoccupati che i propri figli non possano avere alcun successo personale nel mondo occidentale e per i quali il diventare un guerriero dell'Isis può rappresentare un'alternativa. Leggi l'articolo completo su
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