"Non mi presterò a speculazioni politiche. Non chinerò il capo in silenzio di fronte ad esse", scrive Cucchi su Facebook, condividendo una foto del cadavere del fratello, "l'ultimo disegno di legge del Senato è sicuramente criticabile ma non da coloro che avrebbero voluto quello antecedentemente approvato dalla Camera, ben peggiore".
Dopo aver consegnato lo scorso giugno al ministro della Giustizia Orlando le firme raccolte tramite una petizione online, Cucchi lancia tramite i social un nuovo appello pubblico per richiedere l'introduzione del reato di tortura in Italia. "La legge sulla tortura va fatta e va fatta seriamente", conclude, "ed io di tortura penso di intendermene". Leggi l'articolo completo su
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