Nata a Milano, la sua famiglia si trasferì a Monza quando Giuseppina era piccolina. Come racconta il Corriere della Sera in quella casa ha passato l'infanzia, ci è cresciuta e anche oggi conosce gran parte dei condomini di allora che tuttora vivono nello stabile. Sono loro infatti ad aprirle tutte le sere verso le 23. Lei entra, si piazza sul pianerottolo con due coperte e dorme tutta la notte. Poi la mattina torna in città come una normale pendolare.
Non può farne a meno e per questo lunghissimo periodo i condomini hanno accettato questa sua necessità. Ma il tempo passa e anche le persone e gli inquilini cambiano. Così sono arrivate le prime proteste. Lei ha provato a cambiare pianerottolo di tanto in tanto per non infastidire le altre famiglie. Ma la sua presenza sta diventando ingombrante e, secondo chi vive lì, sta portando anche ad una svalutazione dell'immobile. In alcune circostanze è dovuta intervenire la polizia che l'ha portata nei centri per i senzatetto. Ma lei non ha bisogno di una casa o di un pasto caldo, lei vuole solo passare le notti lì dove è cresciuta.
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