La protesta è scoppiata in seguito al fermo di almeno sei uomini che si erano rifiutati di pagare un’ammenda: secondo la rete televisiva Rustavi-2, i manifestanti, circa un centinaio di giovani, hanno tentato di prendere d’assalto un commissariato e hanno bruciato alcune vetture della polizia. Gli agenti, intervenuti in tenuta antisommossa, hanno utilizzato gas lacrimogeni e proiettili di gomma per disperdere la folla.
Quaranta persone sono state arrestate, mentre almeno ventuno, tra cui 11 poliziotti, sono rimaste ferite e hanno dovuto ricorrere alle cure mediche. Gli attivisti per i diritti umani hanno definito illegale l’arresto dei sei conducenti che, comunque, sono state rilasciati. Sono tornati in libertà anche diversi manifestanti, come voluto dal ministro dell’Interno georgiano Giorgi Mgebrishvili che ha detto di aver ordinato il rilascio nel tentativo di calmare le tensioni.
Secondo l’opposizione georgiana a Batumi, dal giorno della nomina del nuovo responsabile della polizia, gli agenti stanno elevando un numero esorbitante e ingiustificato di multe salate per infrazioni minori, generando la rabbia e il malcontento dei cittadini.
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