CINTO EUGANEO - Un’opera di volontariato da svolgersi in una
cooperativa sociale che si occupa di accoglienza rifugiati e richiedenti asilo o un’attività lavorativa presso un agriturismo sui Colli Euganei. Ecco la proposta che Giancarlo Galan ha formalizzato questa mattina ai giudici della sezione padovana del Tribunale di sorveglianza per evitare di scontare in carcere (o agli arresti domiciliari) la pena residua (meno di un anno e 10 mesi) relativa allo scandalo Mose.
Il tutto dopo l'intervista di ieri nella quale raccontava di non riuscire a vivere con 5mila euro al mese. Galan aveva patteggiato due anni e dieci mesi di reclusione, con sentenza passata in giudicato poco meno di un mese fa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Leggo.it